martedì 27 marzo 2007

LA CALABRIA IN MOVIMENTO PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

La giornata del 21 marzo, primo giorno di primavera, è il momento che Libera dedica alla memoria di tutti coloro che hanno dato la vita nel nostro Paese per contrastare le mafie: E’ questa l’occasione nella quale Libera rilancia ogni anno un impegno che non deve venire mai meno. Quest’anno in continuità con le altre edizioni ma anche con “Contromafie” i primi stati generali dell’antimafia di novembre scorso, il 21 marzo 2007 ribadisce con forza la voglia di tanti di essere contro tutte le mafie, contro la corruzione politica e gli intrecci clientelari che alimentano gli affari delle organizzazioni criminali e l’illegalità, e di voler continuare a costruire percorsi di libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia, solidarietà. Libera per la XII giornata ha scelto la Calabria, ha scelto Polistena cittadina al centro della Piana di Gioia Tauro un territorio tra i più importanti della regione per le sue potenzialità economiche e sociali ma condizionato anche dalla presenza della criminalità organizzata.

da www.libera.it

giovedì 15 marzo 2007

E l’america stava a guardare …

E l’america stava a guardare …
Ho visto un documentario scritto da erik gardini riguarda il Che … la verità sul Che non quella che è stata tramandata dalle migliaia di libri scritti su di lui … o almeno un tentativo di verità … perché la verità il Che se l’è portata dietro con sé lasciando come unico macabro ricordo: le sue mani.
Lasciando un paese che da rivoluzionario e libero si è trasformato in una dittatura.
certo che non penso fossero quelle le intenzioni del Che: che Cuba diventasse com’è poi diventata. E’ entrato in gioco altro: Castro si è abituato al potere, con la connivenza dell’ex unione sovietica. Quel piccolissimo stato faceva da testa di ponte per tutto il comunismo non poteva conservare gli ideali di libertà propugnati dal Che.
E lui doveva essere eliminato. E’ questo il mio pensiero.
Chi si è macchiato veramente del tradimento se l’artista che era prigioniero con lui, o il giornalista francese, o il leader cubano … chiunque sia stato ha dovuto farlo per i giochi di potere … perché il Che era un’anima troppo libera e le anime così libere non hanno posto su questa terra, se non il tempo di lasciare il segno e andar via ….
E Cuba? Cuba è andata avanti per 40 anni sotto una dittatura. Ha sopportato di tutto, embargo, povertà … sconfitte dei sogni … i cubani sono divisi tra un non ce la faccio più cerco di emigrare senza essere ucciso e no rimango perché io sono cubano io ho fatto la rivoluzione … io ho tenuto testa all’america ..
Ma sarà poi vero? Almeno negli ultimi anni è così vero che Cuba ha tenuto testa all’America? Secondo me sì.
Si potrà pensare di tutto di Castro ma è riuscito a mantenere indipendente il proprio potere almeno quello. Ha cercato di diffondere o comunque sottomettere il popolo ad ideali sani … ad ideali utopici di uguaglianza civile e sociale … certo dittatorialmente … certo con tanti scheletri nell’armadio ma ha tenuto testa allo strapotere americano che infatti l’ha punito severamente …
Ora Castro sta morendo, checché ne possano dire i giornali o i politici che stanno deviando i riflettori dalla situazione cubana, ormai è prossimo alla fine tanto che i poteri sono stati “finalmente” (come ha detto una giornalista della Rai, sbagliando!?) al fratello …
E l’America è lì che sta a guardare … sta aspettando come gli avvoltoi quando sta per morire una preda … come le iene che incominciano a guardarsi intorno e a girovagare in cerca di carcasse … sta gracchiando come le cornacchie quando sentono odore di morte …
E lì pronta, e non appena lui esalerà l’ultimo respiro lei si lancerà in picchiata per riprendersi quel piccolo territorio ribelle …
E Cuba non sarà più la stessa. Dietro un simulacro di democrazia che gli Usa esporteranno sguinzagliando i loro scagnozzi come hanno fatto in infinite altre terre … sarà una nuova dittatura. Quella silenziosa subdola e nascosta dei tempi moderni, quella che ti alletta col consumismo e ti fa fare quello che vuole, che ti amalgama e uniforma gli uni agli altri, distruggendo ogni distinzione … perché il diverso fa paura, non si può controllare e l’America, il sistema, lo sanno!

sabato 10 marzo 2007

ODORE DI ... COMPLOTTO (Farneticazioni pomeridiane)

Oggi ho fatto l'overdose di post!
Ma dovevo scrivere un'altra cosa.
Facendo parte della categoria dei complottisti, mi è venuta in mente una fanta-teoria.
Ho visto poco fa Bush al tavolo col presidente dell'Iran (ma come non era pronto ad entrare in guerra?).
Ho visto gli ostaggi tedeschi appellarsi alla Merkel (piangevano).
Ho visto i loro sequestratori leggere l'ultimatum (ritiro truppe altrimenti li uccidono).
Ho visto il messaggio della Farnesina sul rapimento di Mastrogiacomo ("cautela").
Allora, mi chiedo com'è possibile che i rapitori appaiano su mille televisioni e nessuno sappia dove sono? Che in Afghanistan ci sia uno stanziamento di truppe di diversi paesi e i talebani avanzino? Che Bin Laden ogni tanto appaia su qualche video, ma nessuno lo trova (come le armi di distruzione di massa in Iraq?) ecc. ecc. ecc.
Io non sono mai stata in quei territori e non so com'è la vera situazione.
Però immagino che siano tutte finte. Immagino che Bush e il presidente iracheno giochino a scacchi insieme. Che in Afghanistan i talebani bevano una birra con i soldati ... Che Bin Laden sia una creazione del computer ... insomma che siano tutte prese per il culo per convincere l'opinione pubblica della necessità di mandare i militari in giro, per far continuare a girare l'industria delle armi ... ed anche quella farmaceutica ...
Insomma che dietro ci sia un gran complotto alle nostre spalle ... che noi neache immaginiamo.
Ma se le mie non fossero solo farneticazioni, e tutto ciò fosse vero, allora mi domando: perchè nessuno fa niente?
E' possibile che le vite umane non abbiano nessun valore?
O che valgano meno del petrolio, della conquista dei territori, di un Aulin?

Boh non ho più parole

Ora che ... DICO? boh

Mentre scrivo, si sta svolgendo la manifestazione per l'approvazione dei DICO.
Ma è possibile che in Italia dobbiamo restare sempre indietro?
Avevamo fatto un PACS avanti e ora altro che DICO ....
Ma è possibile che la gente che paga le tasse, vive onestamente ecc ecc non possa avere il diritto di unirsi con chi m....a vuole? Ed avere dei riconoscimenti?
E perchè i nostri cari parlamentari invece che dovrebbero dare il buon esempio questi diritti ce li hanno?
Non mi sembra affatto accettabile.
Lanciamo un'iniziativa popolare (un referendum, una petizione, scendiamo in piazza anche noi ) insomma facciamo qualcosa.
O tutti o nessuno.
Adesso basta

I PEGGIORI? SI SIAMO CALABRESI ????!!!!!!

Ma stiamo scherzando?
Si possono superare i pregiudizi usandoli?
Forse in determinati casi può essere, ma, io da calabrese ho sempre rinnegato i pregiudizi che ci circondavano e ora li gridiamo al vento, sputtanando la gente che per secoli si è battuta per dimostrare il contrario???
Mi sa che stavolta Toscani ha toppato. O forse è stata la Regione Calabria, nella speranza di creare una campagna sensazionale.
Non abbiamo bisogno di sensazionalismo, ma solo di buon senso.
Abbiamo tanti problemi è vero, ma la nostra terra è bellissima. E non c'è bisogno di sparare cazzate per convincere nessuno, basta semplicemente invitarli e una volta vista ... viene il mal di Calabria ...
Ciao
p.s. l'immagine è stata tratta dal blog mestierediscrivere.splinder.com

HANNO UCCISO BUSH !!!!!

Un paio di giorni fa ho aperto la pagina di libero per guardare la mia posta e che ti trovo? Un titolone: HANNO UCCISO BUSH con due colpi di fucile davanti allo Sheraton. Mi è presa una fitta allo stomaco forse per l'incrocio tra la grande sorpresa e la troppa felicità ....
Ma ... era solo un fantadocumentario. SIGH!

Tornando umani ... diciamo che il caro George W (che, per inciso assomiglia fisicamente, e non solo, sempre più a suo padre, ma l'avete notato???) in questi giorni ha rischiato davvero di far diventare realtà quanto sopra.

Diciamo che il suo viaggio in America Latina infatti non ha ottenuto l'accoglienza aspettata.

La gente è scesa in piazza (si parla di migliaia e le immagini parlano chiaro), è accorsa numerosa nei comizi, ribadendo il suo rifiuto verso la politica americana, e invitandolo caldamente (!! anche bruciando il suo fantoccio) ad andarsene.

E lui che fa? per tutta risposta lo vediamo sorridente, con quel sorriso finto di plastica, a muovere una sorta di strumento musicale (perchè suonare era un termine non appropriato) in una festa nelle favelas ...
A parte il fatto che quei poveri bambini che suonavano per davvero lo guardavano inebetiti data la sua incapacità artistica ... (per non parlare poi dei semi balletti della Condoliza e della moglie) ma poi ci vuole coraggio. Coraggio sì perchè la povertà, le favelas, e la disperazione dell'America Latina sono per il 90% responsabilità della politica americana, e 10% del resto dell'Occidente.

Loro però sono scesi in piazza, perchè hanno orgoglio e dignità. E noi che aspettiamo?
Forse ci vuole un pò più di fame ... ma ci arriveremo presto.
Purtroppo

mercoledì 7 marzo 2007

A VOLTE RITORNANO ....
Bè sono stata un pò assente diciamo così per questioni personali.
Stamattina girando su internet per fare delle ricerche ho trovato questo interessante articolo.
Anche se è un pò vecchio è pur sempre attuale.
Considerate le continue polemiche di Ratzinger sulla famiglia, sui PACS, sul sesso, sulla politica interna ed esterna, su ... tutto.
MA NON SARA' UN Pò TROPPO INVADENTE QUESTO TEDESCO??

p.s. mi viene troppo in mente Crozza nella sua imitazione

Trovate delle lettere di due anni fa in cui l'allora cardinale scrisseche i libri di J. K. Rowling rappresentano "subdole seduzioni"Ratzinger contro Harry Potter"Una saga che corrompe i giovani"di MARCO POLITI
Daniel Radcliffe nei pannidi Harry Potter al cinema ROMA - "È un bene che lei illumini la gente su Harry Potter, perché si tratta di subdole seduzioni, che agiscono inconsciamente distorcendo profondamente la cristianità nell'anima, prima che possa crescere propriamente". La "scomunica" è firmata da Josef Ratzinger. È il 7 marzo 2003 e l'allora cardinale, prefetto dell'ex Sant'Uffizio, scrive ad una studiosa tedesca autrice di un volumetto contrario alla saga di Harry Potter. La corrispondenza viene resa nota a 24 ore dall'uscita del sesto libro della storia del celebre maghetto. Uno spettro si aggira per la Chiesa cattolica. Non ha il barbone di Marx, ma la faccia innocente del maghetto Harry Potter. Ratzinger non lo può vedere e lo considera un corruttore d'anime. Non è finito ancora sull'indice come il Codice da Vinci, ma non è detto che primo o poi non si accenda per lui un rogo simbolico. Che Harry non è neanche uno stregone di quelli cattivi, un adepto della magia nera che butti topi, ranocchie, ossa di morto e urina d'impiccato in pentoloni maleodoranti per farne filtri malvagi. No, è un ragazzino inglese dalla faccia pulita con gli occhiali, con l'aria così tranquilla da essere servito persino da nomignolo al nostro politico Marco Follini. Però c'è la magia... O, forse, più che la magia inquieta Santa Romana Chiesa la rappresentazione di un mondo fantastico dove realtà e iper-realtà si mescolano secondo una visione che non ubbidisce alle regole precise e ai canoni benedetti che stanno a cuore alla gerarchia ecclesiastica. Fatto sta che contro Harry Potter ha scagliato i suoi fulmini lo stesso Joseph Ratzinger. Quando non era ancora Papa. Ma non c'è dubbio che - come su tante altre cose che riguardano l'etica e la concezione del mondo - da pontefice non ha certamente cambiato idea.
Subdolo, tentatore e corrosivo della purezza dell'anima è il maghetto Harry Potter secondo il "guardiano della fede" divenuto Bendetto XVI. Il giudizio è saltato fuori dall'archivio personale di Ratzinger - grazie a una soffiata di Dagospia - ed è durissimo. I libri di J. K. Rowling, scrive l'allora cardinale ad una critica tedesca, rappresentano "subdole seduzioni" in grado di "distorcere" l'indole dei giovani lettori. Le lettere risalgono a due anni fa. Gabriele Kuby, una critica letteraria tedesca, ha appena mandato al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede un suo libro che s'intitola eloquentemente Harry Potter - Gut oder Boese?. Il maghetto, insomma, è "buono o cattivo?". Non è solo un attacco al bestseller inglese, l'opera della Kuby è tesa a sfatare il gossip britannico secondo cui le voci britanniche a papa Wojtyla Harry piace. No, spiega la Kuby, i libri di Rowling non sono un passatempo innocente, bensì corrompono l'anima dei teenager, offuscando in loro il chiaro confine tra il bene ed il male. Quindi? Quindi mettono in pericolo la loro relazione addirittura con Dio, e questo in una fase di delicato sviluppo del senso religioso. Ben detto, replica Ratzinger, ringraziando il 7 marzo 2003 la Kuby per il pacchetto arrivato qualche settimana prima. "Informatissimo libro" è il suo giudizio. "E' un bene che lei, stimata e cara signora Kuby - scrive il porporato - illumini la gente su Harry Potter, perché si tratta di subdole seduzioni, che agiscono inconsciamente distorcendo profondamente la cristianità nell'anima, prima che possa crescere propriamente". Posso far sapere in giro questo altissimo giudizio, chiede probabilmente Gabriele Kuby lusingata dopo aver ricevuto la missiva cardinalizia? Il 27 maggio il braccio destro di Giovanni Paolo II dà il suo placet. "Io posso darle con piacere il mio permesso di riferire il mio giudizio su Harry Potter". Firmato: "Cordiali saluti e benedizioni, Cardinale Joseph Ratzinger". Alla saggista sua compatriota viene anche dato il suggerimento di inviare una copia del libro anti-Potter ad uno degli esperti del Consiglio pontificio per la Cultura in modo da fugare ogni impressione che al Papa e al Vaticano garbi il mondo del maghetto. Non farà piacere alla casa editrice, impegnata in questi giorni nel lancio del sesto capitolo della saga - Harry Potter e il Principe Mezzosangue - scoprire che l'attuale capo della Chiesa cattolica è un implacabile avversario di Harry, molto più del perfido Voldemort che insidia abitualmente il maghetto. Ma è così. Il nuovo pontefice non ne vuole sapere di calici di fuoco, scuole dove si insegnano stregonerie, olimpiadi di magia, scolari che vanno in giro su scope e gufi che recapitano la posta. Il trend esoterico è il nuovo, grande nemico di Santa Romana Chiesa. Perché è con i maghi, i sortilegi reali o immaginari, il gusto del mistero, il profumo sottile e insidioso della Gnosi che la gerarchia si sente chiamata a battersi per la conquista delle anime. Non è più all'ombra del Capitale che si cela Satana né sono ritenuti temibili gli ultimi atei ancora in circolazione e nemmeno incutono spavento alle sacre gerarchie le roccaforti dei razionalisti, emuli di Voltaire. No, il nemico del XXI secolo è il simpatico libraio che vende "libri avvelenati" come la saga del maghetto o il Codice da Vinci. Per un Coelho che si converte, abbandonando l'eresia New Age, altri scrittori sono in agguato. Il Mistero attira e il Demonio esoterico-libresco fa breccia continuamente. Si tratti di scope volanti, coppe del Graal o guerrieri della luce. D'altronde, se il trenta per cento degli italiani si rivolge in un momento o l'altro della propria vita ad astrologhi e maghi, se solo il quindici per cento dei giovani va a messa la domenica, significa che Harry Potter è più attraente del parroco nell'oratorio accanto. Perciò l'allarme. Nessun "dibbattito" di venerata memoria, nessuna conferenza stampa, nessun referendum mette maggiormente in allarme il Pulpito di un volumetto o volumone esoterico che scala inesorabilmente la vetta della hit parade delle vendite. Il cardinale Tarcisio Bertone di Genova, che ieri è venuto tra i monti della Val d'Aosta per discutere con papa Ratzinger sullo schema della sua prima enciclica, si è scagliato a marzo violentemente contro il Codice da Vinci di Dan Brown. "Non si fa un romanzo - ha tuonato - mistificando i dati storici, maldicendo, diffamando". Il libro - così ha denunciato il porporato - va a ruba nelle scuole, leggerlo è diventato un must e persino le librerie cattoliche (scandalo supremo) offrono copie su copie del libro "per motivi di lucro". Dove c'è il demonio della mistificazione, non può mancare il complotto. "Credo che ci sia una strategia nella diffusione di questo castello di menzogne", ha commentato a suo tempo Bertone, aggiungendo: "Una strategia della persuasione, che uno non è cristiano adulto se non legge questo libro". L'appello cardinalizio a non leggere e men che mai a non comprare il volume non sembra aver sortito effetti a giudicare dalle vendite. Dietro il gusto di massa per il mistero, le autorità ecclesiastiche intravedono (e temono) il grande pericolo di una religiosità fai da te e di uno spiritualismo necessariamente disincarnato dalla dottrina cristiana. "Quando la fede è scarsa - avverte il cardinale opusdeino Julian Herranz - la gente cerca appagamento nell'esoterismo". E si rivolge alla New Age, come sottolinea il cardinale Paul Poupard presidente del Consiglio pontificio per la Cultura (l'organismo a cui Ratzinger ha indirizzato il saggio anti-Potter), vista come "una falsa risposta ad una vera domanda di felicità". Tra i rimedi suggeriti, la diffusione del catechismo. I librai sono avvisati. La gara è aperta. Il Piccolo Catechismo contro il Piccolo Mago Harry. E che vinca il migliore. (14 luglio 2005)